Non so dirvi nulla che già non sappiate su Diego Armando Maradona; questa è una semplice riflessione su quello che per me ha fatto di lui il più grande di tutti i tempi.
Non è stato il più grande di tutti perché palleggiava un’ora con un mandarino o perché ha alzato molti trofei. Molti, prima e dopo di lui, lo hanno uguagliato e, più di una volta, superato. Maradona viene prima di tutti gli altri perché è stato capace di trascendere l’idea stessa di calcio. Tutti hanno voluto essere Maradona, tutti hanno voluto giocare con la 10 perché giocare con la 10 voleva dire avvicinarsi a lui, cosa che in fondo sapevamo non sarebbe mai successa. Leggo di chi vuole ritirare la maglia numero 10 dal gioco del calcio; penso sia inutile, un 10 non è IL 10.
Una figura così grande non può che dividere: c’è chi loda il genio del campione e chi condanna l’immoralità dell’uomo, una condizione che non conosce vie di mezzo.
Tutto questo è riassumibile in Inghilterra-Argentina, quarto di finale del Mundial 1986. Chi, come me, non c’era quel pomeriggio, si prenda un quarto d’ora di tempo per vedersi la sintesi della partita. Finì 2-1 per l’Argentina, due gol di Maradona. Al 51° Maradona da dio si fa uomo, segnando il gol controverso più ricordato, La Mano de Dios. Non è tanto il gol che disturba, quanto l’esultanza sfrenata, come se nulla fosse successo, come se implicitamente ci stesse dicendo “Io posso, voi no”. Al 55° l’uomo Diego ritorna dio: una maestosa cavalcata partita da centrocampo, saltando praticamente tutta la squadra avversaria, compreso il portiere. Una perentoria dimostrazione di onnipotenza calcistica. E’ il Gol del Secolo.
A distanza di 4 minuti Maradona mostra al mondo il suo lato umano, che si trascina con lui fuori dal rettangolo verde, e il suo lato divino, un’essenza inavvicinabile per tutti gli altri.
Scrive Maurizio De Giovanni: “Stiamo parlando di una persona che seppe ispirare una rivoluzione, uno sberleffo in faccia a chi credeva che mai e poi mai in uno sport di squadra uno da solo, senza nemmeno un fisico bestiale o le sembianze di un supereroe, fosse capace di portare alla vittoria sgangherate armate altrimenti senza speranza. Come credete possa morire, uno così?”.