La Storia segna la nostra vita, scandisce il presente, influenza il futuro, ricorda il passato. Ci accompagna sempre, anche nei momenti apparentemente più semplici e ci lega a vite a noi sconosciute.
Gironi di Europa League 2020, si gioca Napoli – Rijeka, è la prima sfida tra le due squadre. O forse no.
Rijeka potrebbe suonare più familiare a molti se la chiamassimo con il suo nome italiano: Fiume. E il Rijeka, infatti, una volta si chiamava U.S. Fiumana, e militava in Seria A.
La storia della squadra rispecchia le vicende che hanno investito la città di Fiume negli anni ’20 del ‘900. Prima dichiarata città libera dal Trattato di Versailles, poi conquistata dai legionari di D’Annunzio, spartita tra Italia e Jugoslavia dal Trattato di Rapallo, assegnata all’Italia fascista da quello di Roma, per poi diventare definitivamente croata tra il 1945 e il 1947, finita la Seconda Guerra Mondiale. Ma andiamo con ordine.
Nel 1924, come detto, il Trattato di Roma assegna il centro storico della città, assieme a una lingua di terra che la colleghi alla Patria, all’Italia di Mussolini. Iniziano a sorgere numerose squadre di calcio tra cui, il 2 settembre 1926, l’U.S. Fiumana, nata dalla fusione tra Olympia e Gloria.
Nel 1927/28 la squadra compete nella Prima Divisione, oggi Serie B, ma grazie alla vittoria nella Coppa Federale viene promossa nella Divisione Nazionale, l’antesignana della Serie A. Nella squadra militano i migliori giocatori istriani di ogni tempo, futuri pilastri della Nazionale bi-campione del Mondo come Mario Vaglien, e grandi cannonieri di Serie A, come Rodolfo Volk (capocannoniere nel 1930/31).Promossa in Serie A, la squadra viene saccheggiata dalle big: Napoli, Roma e soprattutto le squadre di Torino. La squadra è troppo debole, e, seppur con l’onore delle armi, retrocede in Serie B l’anno successivo, e in Serie C quello dopo ancora. Dopo numerose promozioni e retrocessioni, proprio qui la squadra sarà costretta a interrompere le attività nel 1943, quando l’Italia, a seguito dell’Armistizio dell’8 settembre, diventa paese nemico e viene invasa dai tedeschi.
I partigiani di Tito liberano l’Istria dall’influenza nazifascista giungendo fino alle porte di Trieste. Durante i trattati di pace, tra il 1945 e il 1947, la Jugoslavia ottiene tutta la regione, Fiume compresa, mentre Trieste viene posta sotto il controllo internazionale.
Tito dà il via a un processo di de-italianizzazione della zona, costringendo moltissimi italiani a fuggire da quelle zone: marce estenuanti che non raramente si concludevano con abusi ed esecuzioni. Molti di loro furono equiparati ai nazifascisti e come tali nemici del Partito Comunista, e dello Stato. Tra i 5000 e gli 11000 trovarono la morte nelle foibe, le fosse carsiche in cui venivano gettati.
Anche le società sportive furono slavizzate, e la U.S. Fiumana venne trasformata nell’Hrvatski Nogometni Klub Rijeka (Club calcistico Rijeka). Non furono più tesserati giocatori italiani, la cui storia venne cancellata e per lungo tempo dimenticata.
Il Rijeka continuò, e continua, a militare nel campionato jugoslavo e poi in quello croato, conquistandone il titolo nel 2017. La squadra, in attesa della fine dei lavori per il nuovo stadio, gioca ancora nello Stadio Cantrida, ora Kantrida, lo stesso dell’U.S. Fiumana.
Qui si conclude la nostra storia, perché qui, 92 anni fa, il 26 maggio 1929, si giocò la, vera, prima partita tra il Napoli e la Fiumana: terminò 2-1 per i partenopei.
Martino Probo